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MONUMENTI ALLA MEMORIA

Alfredo Oriani, che vi passò davanti in bicicletta nell'estate del 1897, lo definì "il più elegante e signorile fra quanti piccoli cimiteri io abbia visto".

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L'elegante cimitero ottocentesco di San Piero in Bagno (1888-1891) costituisce, stilisticamente, l'opera più compiuta delle tante realizzate dall' ingegner-architetto Cesare Spighi (1854-1929), nel territorio comunale di Bagno di Romagna.

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cippo collocato nel 1998 lungo uno dei percorsi più suggestivi della "Val di Bagno Trek", in un punto da cui si gode un vasto panorama, poco sotto la vetta di Monte Carpano, ove confluiscono la Mulattiera che da Bagno di Romagna conduce a Pietrapazza ed il "Sentiero del Lupo".

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E' stato collocato sul colmo di Passo di Serra (1148 slm), sulla selletta tra Romagna e Toscana, dal Comune di Bagno di Romagna nel 1998 durante la realizzazione della rete sentieristica "Val di Bagno Trek" per ricordare il transito dei pellegrini medievali su questa medievale via "romea".

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Appena fuori dell'abitato di Bagno di Romagna, in direzione sud, dove la via Casentinese incrocia la SP. 138, è posta un'alta croce di ferro lavorato che poggia su un basamento di pietra.

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Lapide e busto furono posti nel sommo dell'ingresso sud della chiesa di Corzano, sotto il portichetto, per ricordare quanto mons. Andrucci, parroco di S. Piero in Bagno, fece per il santuario e per la riforestazione del brullo colle.

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E' posta a S. Piero in Bagno, in via Garibaldi n° 60, sulla facciata dell'attuale sede della Cassa dei Risparmi di Forlì, che fino al 1926 fu sede del Municipio.

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La lapide, realizzata dalla ditta Luigi Castellucci & figli di Arezzo, fu posta nel 1907 dalla Società Operaia di S. Piero in Bagno per intitolare, nella ricorrenza del centenario della nascita, a Giuseppe Garibaldi - Socio onorario di quella Società Operaia - il teatro che essa aveva acquistato nel 1900, ristrutturato e restituito alla vita del paese.

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Fu posta per ricordare sia i 27 civili trucidati nella rappresaglia del 25 Luglio 1944 perpetrata sul colle del Carnaio dalle truppe naziste in ritirata, che i partigiani caduti nella lotta di Resistenza.

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Posta nella parete esterna della Basilica di S. Maria Assunta accanto all'entrata laterale, inserita in una cornice d'arenaria, è elegantemente scolpita in marmo.

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Il monumento, eretto a memoria nel 1983, è collocato lungo la strada comunale che giunge a Poggio alla Lastra da Santa Sofia, di fronte alla chiesa parrocchiale, sul bordo dell'ampio sagrato.

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Si trova sulla facciata del Palazzo Salvetti, posto in via Fiorentina al n° 18. Fu posta da Antonio Salvetti per ricordare l'onore ricevuto nell'ospitare in questa sua casa, il 30 settembre 1834, Leopoldo II d'Asburgo Lorena, Granduca di Toscana, in visita nel territorio di Bagno di Romagna.

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E' posta sulla facciata dell' edificio ex-albergo "Raggio dei Mandrioli", sito al km. 202 della ex SS 71 di Passo Mandrioli.

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La lapide, dettata dal padre Don Giuseppe Manni (1844-1923), scrittore e poeta, fu posta nel 1905 al termine delle solenni celebrazioni per l'ottavo centenario della morte della Beata Giovanna di Bagno, il cui corpo si conserva in una teca di vetro all'interno della Basilica, nella prima cappella a sinistra.

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Fu posta nel 1808 per ricordare la casa ove il 20 gennaio 1498 una xilografia raffigurante la Madonna versò sangue a causa delle grandi discordie che dilaniavano gli abitanti di Bagno.

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Perpetua il ricordo di Pellegrino Scotti (Meldola 1844 - Forlì 1916) che per lunghi anni fu romito o custode laico del Santuario di Corzano e contribuì non poco a rendere accogliente e verde il brullo colle.

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E' stata posta sulla facciata dell'attuale palazzo della Cassa dei Risparmi di Forlì, un tempo sede comunale e della scuola elementare, sulla strada ove si condensano i luoghi più cari dell'infanzia di Manara Valgimigli, che a S. Piero in Bagno nacque e visse la fanciullezza.

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Fu posta il 29 ottobre del 1961 per ricordare la figura del dottor Quirino Zattoni (Castiglione di Ravenna 1862 - Bagno di Romagna 1939), per oltre quarant'anni infaticabile medico condotto di San Piero in Bagno e della campagna circostante.

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Si trova a S. Piero in Bagno in via Garibaldi n° 60, sulla facciata dell'attuale sede della Cassa dei Risparmi di Forlì, che fino al 1926 fu sede del municipio.

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E' stata posta dalla Provincia di Forlì nel 1984 a Seghettina, frazione del Comune di Bagno di Romagna, ora circondata dal lago artificiale di Ridracoli.

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E' collocata sopra il portone d'ingresso del palazzo delle Scuole elementari di S. Piero in Bagno, in Largo Moutiers n° 8.

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Fu posta nel 1895 sulla facciata dell'allora sede municipale per celebrare il 25° anniversario della Liberazione di Roma.

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Il monumento è posto sull'alto sprone di Rondinaia (579 slm) che si erge alla confluenza dei Bidenti di Pietrapazza e di Ridracoli.

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Progettato dall'ing. Pietro Mandò di Arezzo, fu inaugurato il 25 aprile 1926 su iniziativa della Società Operaia di Bagno e di don Angelo Vestrucci.

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Posto di lato alla chiesa parrocchiale di S. Quirico, lungo la strada che attraversa Selvapiana, è a forma di tempietto, sorretto da 4 colonne di mattoni e racchiuso da cancelletti di ferro.

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La Cappella o monumento ai Caduti di Valgianna è posta a 500 mt dalla chiesa parrocchiale di Valgianna, lungo la SP. 43 al km. 4,00.

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Il sacello è posto sul Colle del Carnaio, a lato della la SP. 26, in un piazzaletto circondato da cipressi e abeti.

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Posta sul colle di Corzano, a lato della mulattiera che sale da S. Piero in Bagno, è una pericolante colonna in cemento, alta circa 8 metri, al cui vertice è collocata una palla d'arenaria sormontata da una stella metallica ed un faro.

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Manente di Francesco Bondelmonti fu Capitano a Bagno di Romagna dal 1 maggio 1570 al 30 aprile 1571.

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Lorenzo di Recco Capponi fu Capitano a Bagno di Romagna dal 1 ottobre 1487 al 30 settembre 1488.

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Antonio di Manetto Carnesecchi ricoprì la carica di Capitano o giusdicente nel Capitanato della Val di Bagno dal 1 ottobre 1512 al 30 settembre 1513.

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Lastra rettangolare di arenaria (250 x 160 cm) con prospetto di tempietto sulla quale sono presenti 3 stemmi e 3 iscrizioni.

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Gaspare di Simone Della Volta, "ferraiuolus artifex", ricoprì la carica di Capitano a Bagno di Romagna dal 1 ottobre 1474 al 31 settembre 1475.

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Nicolò di Bartolomeo Del Troscia, un artigiano, ricoprì per due volte la carica di Capitano a Bagno di Romagna: dal 1 ottobre 1494 al 30 settembre 1495, e dal 1 settembre 1522 al 31 agosto 1523.

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Benozzo di Domenico Federighi fu Capitano a Bagno di Romagna dal 1 ottobre 1484 al 30 settembre 1485.

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Lastra rettangolare di arenaria (155 x 120 cm) fatta realizzare nel 1543 da Antonio Masi - in quell'anno Capitano di Bagno - entro cui è inserito lo stemma di Cosimo de' Medici, secondo duca di Toscana e futuro primo Granduca.

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Ferdinando di Giorgio del signor Ferdinando Mendes fu Capitano a Bagno di Romagna dal 22 giugno 1620 al 21 giugno 1621.

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Pier Francesco di Alessandro Rondinelli fu Capitano a Bagno di Romagna dal 15 giugno 1652 al 14 giugno 1653.

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Bartolomeo Tucci, "artifex" cioè artigiano, ricoprì la carica di Capitano a Bagno di Romagna dal 1 ottobre 1482 al 30 settembre 1483.

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