CASTELLI, TORRI, CAMPANILI
Rocca di Rondinaia
Resti del castello di Rondinaia
I ruderi imponenti di una torre (alta circa 20 mt e larga 4) e tratti di fondamenta, posti su un altro sperone (579 slm) che si staglia a nord di S. Sofia sulla confluenza del Bidente di Strabatenza nel Bidente di Corniolo-Ridracoli, sono ciò che rimane di un castello che nel 1118 apparteneva a Ugo di Bleda e nel 1222 espugnato dopo lungo assedio dalle milizie pontificie.
Nel 1334 se ne impossessarono i ghibellini romagnoli che mozzarono il capo al feudatario, Leoncino o Leuzzino da Valbona: di questo fatto cruento rimane traccia in una leggenda che narra di un'ombra senza testa che s'aggira intorno alla vecchia torre.
Nel 1371 il castello è così descritto: "Castrum Rondenarie, est super altissima ripa, habet turrim fortissimam et est prope lumen Aqueductus per medium milliare; confinat cum Valbona, Biserno, Roccha Pezolo et Sancta Flora. in quo sunt focularia XII." E' tenuto da Azzo e Farinata degli Ubertini.
Conquistato da Jacopo Salviati per conto di Firenze nel 1404, perse poi importanza e fu abbandonato, mentre il suo territorio - organizzato nella Comunità di Rondinaia, dotata di Statuti Rurali (1454) - entrò a far parte del Capitanato della Val di Bagno.
IN AUTO: Da Bagno di Romagna si segue la SP. 138 in direnzione Cesena; attraversato il paese di San Piero in Bagno, ad un bivio si segue sulla sinistra la SP. 26 che conduce in Val Bidente e la si percorre fino al 14° km, ove poco prima di S. Sofia, all'indicazione, si prende sulla sinistra una tortuosa strada comunale per Poggio alla Lastra. La si percorre fino al Ponte di Valbona e poco dopo, all'indicazione "Memoriale Alpini di Rondinaia", si segue sulla destra un'altra strada comunale tortuosa che in poco meno di 3 km giunge fino a Rondinaia. (Totale 22 km circa da Bagno di Romagna).